LAURA FERRETTI A DUBLINO
di S.E. Maurizio Zanini - Ambasciatore d’Italia in Irlanda
Laura
Ferretti,
si
direbbe
con
terminologia
forse
un
po’
complicata
ma
espressiva,
è
“diacronica”,
nel
senso
che
varcando
i
confini
del
tempo
riesce
a
combinare
passato
e
presente,
civiltà
morta
con
umanità viva, antico mondo etrusco e moderna terra toscana.
Nei
suoi
quadri
emergono
sgargianti
le
figure
della
decapoli
etrusca,
quelle
figure
festanti,
musicisti,
danzatori,
conviviali,
uomini,
donne,
coniugi,
che
quella
grande
civiltà
ha
voluto
tramandare
nelle
sue
tombe e monumenti, e che Laura ha ripreso nei suoi quadri.
Stessi
colori,
stessa
forza
espressiva,
stessa
impressione
che
quei
personaggi
ci
vogliano
davvero
parlare,
dirci
qualche
cosa,
trasmetterci
il
loro
pensiero,
i
loro
valori,
la
loro
filosofia
e
visione
della vita (e della morte!).
In
senso
metafisico,
che
vogliano
trasferire
nei
millenni,
plasticamente,
tutta
la
loro
civiltà.
Tutto
ciò,
quasi
magicamente,
si
può ancor’oggi cogliere nei quadri dell’esposizione.
E
per
quanto
riguarda
il
presente,
che
dire
dei
paesaggi
della
natura
toscana,
pieni
di
luce,
impregnati
di
arte
anche
senza
la
presenza,
o
la non visibilità, di opere umane.
Non
cadiamo
in
inganno:
il
panorama
toscano
–
anche
senza
monumenti
o
vecchie
pietre
-
non
è
del
tutto
naturale,
bensì
è
artificiale
nel
senso
più
alto
del
termine,
è
“lavorato”,
scolpito,
modellato
dalla
mano
dell’uomo
in
mille
maniere,
tutte
degne
di
quello
straordinario
spirito
artistico
che
ha
reso la Toscana grande nel mondo.
Non
è
un
caso
che
alcune
zone
panoramiche,
come
la
Val
d’Orcia,
abbiano
ricevuto
il
riconoscimento
UNESCO
di
“Patrimonio
Culturale
dell’Umanità”
con
una
motivazione
storico/politico/culturale
che
ne
sintetizza
l’essenza:
“Eccezionale
esempio
di
come
il
paesaggio
naturale
sia
stato
ridisegnato
nel
periodo
Rinascimentale
per
rispecchiare
gli ideali di buon governo e per creare un’immagine esteticamente gradevole".
Di
quest’immagine,
Laura
Ferretti
coglie
quell’indescrivibile
e
impercettibile
elemento
di
bellezza
che
tocca
il
cuore:
che
si
tratti
dei
grandi
covoni
di
fieno,
delle
distese
dorate
d’estate
e
bianche
di
neve
d’inverno,
che
siano
le
colline
(le
belle
colline
toscane…!)
o
il
fianco
di
terra
sul
mare
brillante,
lo
straordinario
abbinamento
tra
girasoli
e
cipressi,
la
pittrice
riesce
sempre
ad
impressionare,
a
non
lasciarci
indifferenti,
quasi
a
spingerci
a
voler
andare
(o
ritornare….),
con grande maestria pittorica e sentimento, verso quei luoghi che tanto ci attraggono.
È
davvero
un
piacere
poter
presentare
alla
manifestazione
a
Dublino,
intitolata
“
Tuscan
Spring.
A
Taste
of
Italy
”,
le
opere
in
parola,
sicuro
che
esse
verranno
apprezzate
nel
loro
giusto
valore
dal
pubblico
irlandese,
italiano
ed
internazionale che prenderà parte alla manifestazione.
Dott. Maurizio ZANINI