NATIVITÀ
Pochi, pochissimi elementi compongono questa
Natività
.
Il
profilo
di
una
grotta
buia,
un
paesaggio
notturno
quasi
monocromatico,
una
madre
vestita
in
modo
estremamente
semplice con un bambino nudo fra le braccia, un suolo sassoso con alcuni fiori.
Ma
la
povertà
del
Figlio
di
Dio
è
un
Suo
atto
d’amore
verso
l’umanità,
un
monito,
un
insegnamento;
l’umiltà
della
Madre, la Sua
sobrietà composta, la Sua serenità pensosa sono i Suoi diademi.
E
la
Madre
porta
il
Figlio
sul
limitare
della
grotta,
verso
quei
fiori
–
pastori
che
sono
giunti
attraverso
la
notte
per
rendere
omaggio al Figlio.
E
Gesù
si
allontana
dal
seno
della
Madre,
che
Lo
asseconda
pur
tenendolo
saldamente,
per
guardare
giù
verso
quei
fiori che si illuminano e divengono belli in questa reciprocità di amore.
Su tutto un cielo insolito, esultante di luce e di stelle.