MARIA AI PIEDI DELLA CROCE
Al centro, stagliata contro un cielo livido, una figura avvolta in un manto scuro: Maria.
Il
cuore
lacerato
dall'angoscia
per
lo
scherno,
la
derisione,
l'ingratitudine,
il
tradimento,
l'abbandono,
lo
strazio
di
cui
è
vittima
suo
Figlio.
Il
suo
Gesù
insultato,
martoriato,
crocifisso
dagli
uomini.
Da
quegli
stessi
uomini
per
la
cui
salvezza
lui,
il
Figlio
di
Dio,
ha
intrapreso
il
suo
cammino
di
uomo
tra
gli
uomini.
Quegli
uomini
per
i
quali
ha
chiesto
il
perdono
del Padre, quegli uomini che ha affidato a lei, mediatrice di
grazie per tutti quelli che a lei si rivolgeranno.
E
Maria,
educata
alla
scuola
di
amore
del
Figlio,
trasforma
la
sua
mano
in
un
nido,
rifugio
per
quei
piccoli,
fragili
uomini
-
fiori.
Ma
i
suoi
occhi
sono
tutti
per
il
Figlio
morente,
con
essi
lo
abbraccia,
lo
consola,
gli
dice
il
suo
immenso
amore.
Il
mondo
è
un
vuoto
deserto
muto.
Eppure
un
soffio
di
luce
saluta,
quasi
perso
nel
buio,
proteso
alla
luce
che
muore,
un
bel
fiore:
il
discepolo
prediletto.
E
la
mano
comprime
il
cuore
impazzito,
la
bocca
si
apre
in
un
grido
che
rimane in gola:
tutto è compiuto
.
Ed il cielo comincia a rompersi.